Percezione sensoriale degli animali
Leonardo aveva capito prima di tutti l'importanza degli organi di senso animale e le strutture fisiche presenti nei corpi degli esseri viventi che servono a ricevere informazioni dal mondo esterno.
Capì che gli animali erano caratterizzati da strutture differenti gli uni dagli altri ma che avevano in comune alcune caratteristiche: gli organi di senso.
Gli organi di senso, cosi come negli esseri umani, caratterizzano il comportamento nell'ambito della vita di gruppo, cosiddetta vita sociale, e che come l'uomo, anche gli animali, non potevano farne a meno.
I sensi secondo Leonardo, erano degli "utilizzatori" in grado di generare stimoli in impulsi nervosi, creando di fatto un "codice di lettura", significato dello stimolo stesso (il bere, la paura, la rabbia, la tranquillità, uguale sia per l'uomo che per l'animale), stimolo che rispondeva a precise caratteristiche.
Dai suoi studi in effetti emerge che Leonardo era giunto alla conclusione di identificare attraverso l'osservazione e lo stimolo delle condizioni necessarie, che ogni animale rispondeva attraverso dei sensi primari e dei sensi secondari, cioè alcune specie animali avevano come sensi principali l'olfatto, come ad esempio i felini, piuttosto che la vista per quanto riguardava gli uccelli. Questi sensi primari e secondari caratterizzavano la specie e a seconda della specie cambiavano i sensi secondari, più o meno utilizzati.
Capì, per esempio, la limitazione dell'uomo rispetto agli animali: la vista umana era inferiore alla vista dei rapaci, cosi come lo scatto del felino era almeno 3 volte più rapido di quello umano, cosi come la forza calcolata tra peso e moto orizzontale (spostamento lineare in avanti) di una formica era almeno 8 volte superiore a quella umana.
Queste osservazioni sono ben riportate nelle descrizioni dei meccanismi del volo degli uccelli, degli insetti, dei pipistrelli, ma anche negli studi da lui effettuati sui pesci rondine, quelli che oggi sono conosciuti come
Pesce civetta Dactylopterus volitans, un pesce d'acqua marina presente nel mediterraneo e allora reperibile presso i mercati delle città.
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Tra le intuizioni più brillanti l’ipotesi che i fossili che si ritrovano sulle montagne. si fossero originati in mare.