1819
Augustus Siebe introdusse il primo modello del suo vestito e casco da sub. La forma originale era conosciuta come il vestito "aperto" e consisteva in un elmetto in ottone, dotato di una porta di osservazione, attaccato a una giacca che arrivava fino alla vita. Il casco è stato fornito con aria sotto pressione da una pompa in superficie e poteva sfuggire liberamente alla vita del sub.
1829
Charles e John Deane di Whitstable, nel Kent inglese, progettarono il primo elmo da palombaro.
E.K.Gauzen, un tecnico navale russo di Kronshtadt (un distretto di San Pietroburgo) propose una macchina per immersioni. La sua invenzione era un elmo metallico, in cui veniva pompata l'aria, legato con cinghie ad una tuta di cuoio. Questa muta da immersione, con le sue successive modifiche, venne utilizzata dalla Marina Russa fino al 1880.
1837
Sulla base degli studi di Leonardo e di Halley Augustus Siebe costruì una veste per immersione standard, una sorta di muta da palombaro per l'immersione.
Siebe modificò il suo originale vestito "aperto" racchiudendo il subacqueo (a parte le mani) in una tuta di tela gommata impermeabile alla quale era attaccato il casco. Questo era conosciuto come il vestito "chiuso" di Siebe e doveva diventare lo Standard Diving Dress del mondo, l'attrezzatura subacquea più utilizzata fino alla seconda guerra mondiale. In una forma modificata, può ancora essere trovato in uso in tutto il mondo.
1842
Il francese Joseph Cabirol iniziò la costruzione delle prime mute da palombaro.
1849
Nasce la Scuola palombari a Genova.
1879
Il primo rebreather (dotato di assorbimento di anidride carbonica tramite calce sodata) venne inventato da Henry Fluess per il recupero dei minatori intrappolati dall'acqua.