La statuetta di Leonardo
Per quanto riguarda la scultura,sappiamo che Leonardo da Vinci poco si è dedicato a questa forma artistica. Perchè?Probabilmente la scultura per Leonardo era considerata un "arte minore" o più semplicemente una forma troppo evidente di realizzazione del particolare e facilmente delineabile,cosa assai più complicata per la dimensionalità della pittura, dove la ricerca della profondità e lo studio della prospettiva era assai più complesso da progettare rispetto alla scultura stessa.
Ovviamente non siamo certi di questo, ma possiamo dedurlo proprio dai sui studi sui"moti dell'anima", quelle forme espressive che Leonardo creava nei suoi dipinti.
Un esempio potrebbe essere certamente la madonna di Benois o la dama con ermellino che non guarda negli occhi chi la osserva, piuttosto va aldilà dell'osservatore, come se fissasse "il dopo" e non il presente, quasi andasse oltre la visone del tempo e del QUI e ORA.
Lo stesso ragionamento possiamo farlo per l'iconica Gioconda, assente nella sua ingombrante presenza, cosi distante da chi la osserva, quasi a prendersi gioco di chi tenta di capire cosa ci sia in quel suo accennato sorriso, sorriso che lei lascia intendere ma non esplicita, raffigurata in un aurea di tranquillità emotiva che Leonardo riproduce come se fosse un dettaglio insignificante:in realtà è carica di attesa,posta in essere nella sua staticità,pronta a comunicare qualcosa,quel qualcosa che noi abbiamo da osservatori già recepito senza capire: la sua anima.
Quindi i messaggi pittorici di Leonardo evocano, creano profondità, umanità e dinamicità: ogni cosa si muove senza moto.
Ma succede qualcosa...
Il professore Francesco Caglioti, ordinario di storia moderna all’Università Federico II di Napoli, studioso di riferimento per la scultura del Quattrocento, afferma di aver individuato con assoluta certezza una statua di terracotta, probabilmente l'unica, eseguita direttamente da Leonardo da Vinci.
Si tratta di una piccola statuetta di terracotta raffigurante La vergine e il bambino con Sant’Anna, attualmente conservata nella collezione del Victoria & Albert Museum di Londra,nel passato attribuita a diversi artisti di scuola fiorentina del XV secolo: dapprima ad Andrea Cioni, successivamente a Desiderio da Settignano, per poi essere attribuita a Antonio Rossellino.