1979
Inizia la sua collaborazione con Renato Barilli; in questi anni stringe un forte rapporto professionale e amicale con Francesca Alinovi. Fra il 1977 e il 1982 cura con entrambi e insieme a Marilena Pasquali e Franco Solmi la Settimana Internazionale della Performance, che apre le porte della GAM - Galleria Comunale di Arte Moderna di Bologna a questo nuovo linguaggio dell'arte e vede la partecipazione di numerosi artisti italiani e stranieri, fra i primi a sperimentare la body art e la performance. Fra questi Vito Acconci, Vincenzo Agnetti, Hermann Nitsch, Luigi Ontani, Marina Abramovic e Ulay.
1980
Barilli si concentra sulle dinamiche del pensiero concettuale e performativi che dalla fine degli anni Sessanta, con l'attenuarsi della spinta dell'Informale, stavano prendendo piede attraverso movimenti vari e diversificati. Sempre attento a ogni forma di espressione artistica, cura sempre una forte passione per cinema e teatro, seguendo le attività, tra le altre, della Compagnia degli Associati (in cui lavoravano artisti come Piera degli Esposti) e de La Ribalta di Leo de Berardinis.
1983
Daolio condivide l'appartamento proprio con lo scrittore suo conterraneo, vivendo in prima persona la genesi del suo lavoro (Daolio sarà il primo nel 1980 a leggere la bozza del controverso Altri libertini).