Questo episodio è legato ad un altro accaduto in precedenza, dove Leonardo, invitato in alcune cerimonie di palazzo e presentato alla borghesia milanese, durante il pranzo con i commensali, si è reso conto che nessuno utilizzava qualcosa per pulirsi la bocca e il mento dopo aver mangiato, ad esempio, delle carni arrostite con salse e miele, ma che in qualche modo, utilizzavano parte della tovaglia o si passavano, con discrezione, l'avambraccio per pulirsi la bocca.
Questi episodi piuttosto frequenti, davano molto fastidio a Leonardo che fece notare al duca l'assoluta inadeguatezza dei suoi ospiti e la mancanza di contegno, a tal punto che a distanza di poco tempo, si presentò al duca e gli mostrò la sua idea per pulirsi mani e bocca: il tovagliolo. Fino ad allora sconosciuto, Leonardo crea un tessuto misto di canapa e cotone, decorato al centro con lo stemma ducale e ai bordi un ricamo fine. Da quel momento Ludovico il moro decide di utilizzarlo per ogni ricevimento a corte.
I consigli dei medici
Leonardo molto probabilmente ha modo di parlare con i medici che fanno parte della stretta cerchia di Ludovico il moro che gli riferisce di aver incaricato alcuni medici di elaborare un manuale
di buone maniere, che
oltre
a suggerire i comportamenti da tenere a corte, spiegano
sulla necessità di tenere ben pulite le parti del corpo.
La cultura medica era ancora agli albori e la credenza popolare è dura a morire.
Sono in molti tra le gente a credere che le malattie sono guaribili con l'aiuto della provvidenza o con medicamenti fatti a base di erbe e per quanto riguarda l'igiene personale, le convinzioni che l'acqua possa essere "la mano del demonio", è da considerarsi del tutto normale.
Utilizzo dell'acqua calda
Ritengono che l’utilizzo dell’acqua calda, possa
essere
molto pericolosa, perché dilatando
i pori della pelle, può
consentire l’accesso di microbi e malattie.
L'acqua e il Rinascimento
Per quanto può sembrare strano, nel periodo del Rinascimento l'acqua non era ben vista come nella cultura romana, anzi la si considerava una portatrice sana di epidemia. Come è possibile? All'acqua si preferiva un altra soluzione, come ad esempio la pulitura a secco.
Un grosso cambiamento nelle abitudini igieniche avvenne nel XIV secolo, quando arrivò la peste nera e la sifilide in Europa; all'epoca si credeva che farsi il bagno fosse pericoloso perché il vapore dell’acqua calda, apriva i pori lasciando entrare tutte le malattie e permettendo la fuoriuscite degli umori, perciò, si sconsigliava vivamente di limitarne il numero e di eseguirli avendo le dovute precauzioni; questo ebbe diverse conseguenze: la chiusura di bagni, taverne e bordelli.
In un atto di igiene morale e sociale, si cercava di evitare le agglomerazioni di persone perché si pensava potesse favorire il propagarsi delle malattie; il rifiuto dell’acqua per l’igiene personale; lo sviluppo dei profumi che occultavano il cattivo odore e della cipria che nascondeva l’unto dei capelli, trasformandosi con il tempo nella moda delle parrucche; la pulizia, divenne più che mai prerogativa dei ricchi.
Si riteneva che l’acqua calda potesse provocare debolezza, cecità, idropisia, imbecillità e addirittura indurre aborti; questo spiega la diffidenza crescente nei suoi confronti e l’utilizzo dell’acqua fredda unicamente per sciacquare la bocca e lavare le mani.
La cultura Araba
Gli Arabi avevano da tempo inventato il sapone moderno a base di soda caustica e, nel tempo, hanno capito l'importanza della "cultura romana dell'acqua", facendola propria.
Si sconsiglia di usare acqua calda in quanto può essere
molto pericolosa, perché dilatando
i pori della pelle, può
consentire l’accesso di microbi e malattie.
Una
delle principali paure è quella per le donne di rimanere incinta
lavandosi con acqua calda, in quanto il calore dell'acqua avrebbe
consentito la proliferazione di eventuali spermatozoi, trovatisi
nell’acqua non si sa bene come.
Utilizzo dell'acqua fredda
- Consigliata solo per il lavaggio dei denti;
- Consigliata anche per il lavaggio veloce delle mani e del viso in quanto esposti allo sguardo.