Famiglie iscritte nei libro d'Oro di Firenze
Elenco registrato nel 1464
Famiglie iscritte nei libro d'Oro di Firenze
Elenco registrato nel 1464
Libri d'oro della nobiltà fiorentina Ferdinando dei Medici sente la necessità di avere un elenco, (elenco quanto più affidabile possibile visto le differenze tra un priorista e l'altro) degli individui e delle famiglie che avevano esercitato uffici di rilievo (massime quelli della Signoria) durante il periodo repubblicano.
Adotta quindi l'unico criterio possibile, per la storia passata della Repubblica, cioe' quello di considerare nobile chi avesse avuto antenati che avessero occupato le massime magistrature repubblicane.
Un'opera finalizzata anche ad appoggiare le provanze di nobilta' per l'ammissione all'ordine di Santo Stefano.
Affida l'incarico di compilare quest'opera a Bernardo Benvenuti.
Doveva il Benvenuti vedere e copiare i vari prioristi ufficiali o eruditi compilati fino ad allora, al fine di costruirne uno nuovo; la fonte primaria da utilizzare era indicata nel "Priorista fiorentino" di Francesco Segaloni del 1625 (ASF Manoscritti Filza 226 ).
Il lavoro del Benvenuti fu lungo e complesso, tanto che, morto il Benvenuti, nel 1708 l'impresa fu proseguita da Lorenzo Maria Mariani, che dette compimento all'ultimo volume nel 1722.
Questo concetto escludeva dal riconoscimento della nobiltà le famiglie magnatizie che a causa degli ordinamenti di giustizia erano state private del diritto di partecipare agli scrutini alla massime magistrature repubblicane ed escludeva anche le grandi famiglie ghibelline e pure escludeva le famiglie consolari.