1503
Esiste un documento importante che affermerebbe la presenza di Leonardo da Vinci a Venezia e che la sua permanenza fu di poco tempo, al massimo un paio di mesi.
Proprio nel 1503, emerge una lettera del liutaio Lorenzo Gusnasco. ma chi era costui?
Lorenzo Gusnasco, costruttore e progettista di clavicordi,
liutaio personale di Isabella d'Este, inviò proprio alla dichessa a Isabella d’Este una Lettera datata 13 marzo 1500, ( pubblicata da Baschet -Aldo Manuzio, Venezia 1857, citata in Gaz. Des Beaux Arts, 1888, I, pag 122) che cosi descrive:
“Ricordo come a dì 8 d’aprile 1503 io Leonardo da Vinci prestai a Vante miniatore ducati 4 d’oro in oro […]
Ricordo come nel sopradetto giorno io rendei a Salai ducati 3 d’oro,
i quali disse volersene fare un paio di calze rosate co’ sua fornimenti,
e li restai a dare ducati 9,
posto che lui ne de’ dare a me ducati 20, cioè 17 prestaili a Milano e 3 a Vinegia […]”.
(Londra, British Museum, Ms. Arundel, f. 229 verso, cfr. Richter, 1883, vol. Il, p. 457, paragrafo 1525)
Il Salai citato nella lettera, era conosciuto con il nome di Gian Giacomo Caprotti. Fu un allievo prediletto di Leonardo, con il quale lo stesso maestro ebbe un rapporto di amore e odio, dovuto proprio al suo talento ma anche alle sue note interperanze e manie di grandezza, cose che lo facevano irritare spesso, ma che doveva accettare anche per il fatto che il Caprotti era ancora molto giovane e poco riflessivo.
Una ulteriore testimonianza è conservata presso l’Archivio di Stato di Mantova, Archivio Gonzaga, busta 1439 – nella quale la marchesa Isabella D'Este viene informata che:
“E lè a Venecia Lionardo Vinci, el quale m’à mostrato uno retrato de la S.V.
che è molto naturale a quella. Sta tanto ben fato, non è possibile melio”
(Baschet, 1867, pp. 70-75)