1473
Piero della Francesca si trova in Umbria, a Perugia, a completare le otto tavolette delle Storie di San Bernardino, facenti parte da una nicchia che deve contenere i resti del santo. Questo lavoro non viene eseguito solo da Piero della Francesca, ma si sa per certo che vi partecipa il giovane allievo Pietro Perugino che si trova da poco a Perugia, tornato dopo aver lavorato ed essersi formato artisticamente a Firenze, presso la bottega d'arte e di mestiere più conosciuta della Toscana: la bottega di Andrea Cioni, conosciuto come il Verrocchio. Proprio l'unione tra Piero della Francesca e il Perugino e la loro unione di tecniche artistiche differenti, fa nascere quello che viene conosciuto come la produzione della "Bottega del 1473".
Tra i numerosi artisti vi sono Luca Signorelli, il Pinturicchio, Raffaello Sanzio, rafforzando quello stile e quella corrente artistica denominata come "rinascimento urbinate" o "scuola urbinate" che lascia traccia, attraverso le opere, di un nuovo stile pittorico, fatto di colori molto chiari e nitidi, del disegno di spazi allargati e ampi, ma in particolare le grandi e incredibili decorazioni e incisioni.
In questo momento le Marche, l’Umbria, la Toscana e l’Emilia Romagna, sono uniti da uno stile molto simile, sia nei temi che nelle linee, nei colori che nello stile. Si ha testimonianza della presenza di Francesco di Giorgio Martini da Siena per Federico e Guidobaldo da Montefeltro espresse al massimo le sue doti di architetto.
In questo periodo Francesco di Giorgio lavora al Trattato di architettura civile e militare scritto proprio durante la sua permanenza presso la corte di Urbino. Leonardo da Vinci entra in possesso di una copia del trattato, dove risulta annotare con grande scrupolo molti appunti e indicazioni di approfondimento.
1499
Beato Angelico e Luca Signorelli sono insieme a Orvieto, dove dipingono l'affresco presso la cappella di San Brizio nel duomo. Il Perugino è a Perugia a svolgere il suo lavoro, tra i più incisivi del rinascimento, quello del Collegio del Cambio, insuperato manifesto della cultura umanistica.