1466
Nasce ad Oneglia Andrea Doria, figlio della famiglia aristocratica genovese. La sua formazione avviene a Roma, in qualità di allievo cadetto alla marineria, agli ordini dello Stato Pontificio.
1502
Luigi XII è presente in città e molti cittadini lo accolgono come il rappresentante della nuova svolta. La sua presenza però non è per tutti un buon segno, in quanto vedono in lui la rappresentanza e l'ingerenza nel governo della città.
1507, 10 Aprile
Viene eletto il Doge della città, il tintore Paolo da Novi. La sua elezione è la goccia che fa traboccare il vaso e il popolo mette a fuoco e fiamme la città. Il Doge scappa da Genova riparandosi a Pisa, protetto da una rete di amicizie che gli garantivano le coperture e l'anonimato. Il suo intento è quello di recarsi a Roma da papa Giulio II, pontefice che non vede di buon occhio i francesi, ma per una serie di vicissitudini a lui avverse, il Doge viene tradito per 800 ducati, questo è quello che prevedeva la taglia messa sulla sua testa, e consegnato al Pregent.
1507, 11 Giugno
Il Doge viene riportato a Genova per essere condotto nelle carceri del Castelletto.
1507, 26 Giugno
Viene dato l'ordine di eseguire la condanna e di portare il prigioniero con vesti conce e unte, in Piazza di Palazzo Ducale, dove è prevista la sua esecuzione che consiste nella decapitazione e nella suddivisione del corpo in tre parti: ogni parte del suo corpo viene e sposta in bellavista all'ingresso di quattro quartieri cittadini.