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il patriarca Bertoldo de Andechs un patriarca cattolico tedesco. trasferisce a Udine, che da una decina d'anni è sede di un mercato stabile, la sede della Chiesa di Aquileia, conferendo quindi alla città lo status di capitale religiosa e amministrativa del patriarcato, allora molto potente.
E' un periodo di sviluppo e benessere per la città che aumenta considerevolmente il numero di abitanti, tanto da necessitare di una nuova cerchia di mura che ne consentano l'inevitabile espansione. Il nuovo assetto urbanistico comprese quindi il nuovo borgo mercantile e, in seguito, i borghi rurali che, lentamente ma inesorabilmente, si andavano formando appena fuori dalle mura.
Con la cessione del Friuli alla Repubblica di Venezia termina il miglior periodo della città di Udine: l'amministrazione veneta, infatti, non ha alcun interesse ad investire per lo sviluppo di Udine e della sua provincia, troppo decentrata per poter rivestire un ruolo primario nelle politiche di sviluppo della Serenissima. In quest'ottica il territorio udinese diviene soltanto un'utile zona cuscinetto tra i territori della Repubblica e i turchi provenienti dall'impero ottomano. Non vi è da stupirsi quindi che la città fu vittima di un costante impoverimento; nonostante ciò, il dominio veneziano assicurò un lungo periodo di pace alla città ed impose alla borghesia udinese il buon gusto veneto.