1477
Le truppe concentrate sul fiume Isonzo vennero subito accuratamente addestrate e fornite di un congruo armamento ma quando, nell'ottobre 1477, i Turchi comparvero nuovamente e, aggirando l'ostacolo delle fortificazioni, sorpresero i Veneti alle spalle, si ebbe un'autentica strage, in cui morì anche uno dei comandanti, il conte veronese Gerolamo Novello.
1479
I progettisti incaricati dell’esecuzione erano Enrico Gallo e Giovanni Borella, allora impegnati nella costruzione delle fortificazioni di Brescia. Essi giunsero a Gradisca all'inizio del 1479, e iniziarono subito, sotto la guida di Giovanni Emo, divenuto intanto Luogotenente del Friuli, i lavori per l’edificazione delle mura.
Emo ebbe parte molto importante in quest'impresa tanto che uno dei due architetti propose per la nuova fortezza il nome di “Emopoli”, come ricorda un’altra delle epigrafi tuttora conservate:
ANNO SAL MCCCCLXXIX IOANNI MOCE PRINCIPE IOAN HEMUS IULIENSIUM PRAETOR M,
ERITISS GRADISCAE TUMULUM CONSENSU PATRUM MURO ET FOSSA MUNIENDUM CURAVIT HENRICUS GALLUS ARCHITECTUS AB AUCTORE HEMOPOLIUM AUSPICATISSIME NOMINAT.
La denominazione in suo onore inventata dall'architetto però non entrò mai in uso e la località continuò ad essere chiamata Gradisca.