Leonardo paziente
Era dotato di una gran pazienza e prima di perderla bisognava davvero farlo arrabbiare. In molte circostanze, le testimonianze ci riportano reazioni del suo comportamento, come ad esempio quando camminando per piazza della signoria a Firenze, ebbe modo di incontrare il giovane Michelangelo che, anche nella pubblica piazza, creava le condizioni per fare irritare Leonardo, apostrofandolo come incapace e artista superato.
Per quello che conosciamo di Michelangelo, possiamo affermare che il suo carattere ruvido e spigoloso lo ha sempre contraddistinto come uomo che era "una testa calda", capace di creare i presupposti per una rissa con chiunque.
Con Leonardo non sembra ci siano episodi che abbiano portato a tanto, ma si rivolgeva a lui con atteggiamento anche di sufficienza e con un probabile linguaggio del corpo che avrebbe fatto innervosire chiunque. Dal canto suo Leonardo, riteneva Michelangelo un artista capace dal temperamento caldo e riteneva il suo comportamento un poco fastidioso ma mai da destare in lui una vera preoccupazione.
Molto probabilmente Pier Soderini quando affidò l'incarico ad entrambi di affrescare il salone dei cinquecento di palazzo vecchio, a Michelangelo "la battaglia di Cascina" mentre Leonardo scelse "la battaglia di Anghiari", che purtroppo fu un fallimento per la tecnica dell'encausto utilizzata, ha avuto modo di trovarsi tra di loro durante i preparativi e le misurazioni, e ben sapendo le differenze caratteriali dei due, probabilmente sarà intervenuto più di una volta a fare da pacere.