1. Provenienza
Il prezzemolo (Petroselinum Hortense) era ben conosciuto dai popoli antichi che lo utilizzavano con particolari finalità.
I Greci ci si adornavano la testa quando partecipavano ai banchetti, perchè convinti che il suo profumo desse una nota d’allegria e stimolasse l'appetito.
I Romani lo usavano per decorare le tombe dei congiunti, mentre gli Etruschi lo consideravano pianta magica, utile nei riti propiziatori o in farmacopea per preparare gli unguenti.
Fu nel Medioevo che, persa l’associazione simbolica romana con il mondo dei morti, il prezzemolo ottenne grandi riconoscimenti popolari.
2. Proprietà
Con le foglie triturate o pestate del prezzemolo, venivano fatti:
- impacchi da applicare sulle punture d’insetti
- per medicare i denti cariati
Il succo serviva per:
- bloccare l’emorragia del naso
Lo stelo era utilizzato per:
- i filtri d’amore
Le radici costituivano elementi base per:
- unguenti
Il decotto lo si assumeva come:
- afrodisiaco
3. Come lo utilizzava Leonardo da Vinci?
La sua presenza divenne abituale in cucina Rinascimentale, da qui il motto "essere come il prezzemolo" per indicare qualcosa o qualcuno onnipresente. Nella cucina contemporanea, il prezzemolo è largamente usato per ornare numerose pietanze sia cotte che crude, e per insaporire salse e ripieni.
Il prezzemolo in cucina è tra le erbe aromatiche più utilizzate. Va aggiunto sempre al termine della cottura per non compromettere l’olio essenziale che conferisce profumo e sapore. Si sposa bene con molti cibi della dieta mediterranea, soprattutto se usato negli intingoli per condire carne alla brace e marinate.
Ricetta: Minestra di Bieta
Ricetta: Minestra di Ceci
Ricetta: Ravioli in tempo di Carne
Ricetta: Involtini di Vitello
Ricetta: Uova sode
Ricetta: Minestra di Ceci