Questa tecnica, non ancora definita come nel Rinascimento, viene usata sin dal Medioevo e ancor prima dai bizantini, dove la creazione delle profondità e degli spessori delle ombre non era particolareggiato e finemente curato, ma dava una idea approssimativa dello spazio.
1272
A Roma l'artista fiorentino Cimabue, pseudonimo di Cenni (Bencivieni) di Pepe è incaricato di realizzare un cartone per il mosaico del catino absidale del Duomo di Pisa dove questa tecnica inizia ad essere accennata con l'uso delle sfumature più delicate, riscoprendo il problema della luce e del modo in cui essa illumina in maniere diverse le differenti parti di un corpo, le materie e le superfici disparate.