Il soprannome di "Gracco" gli fu dato dal suo grande amico Picasso.
Padre di Greta Scacchi e di due gemelli avuti da Pamela Carsaniga, ballerina ed insegnante di ballo, dalla quale divorziò dopo quattro anni di matrimonio, fu uno dei maggiori scopritori di talenti del Novecento.[
Uomo dal carattere poliedrico iniziò da giovane la carriera pugilistica, entrando poi a far parte dei servizi segreti vivendo parte della sua vita tra Milano, Londra, l'Australia.
1956
Ma il suo amore per l'arte e la sua capacità di comprendere le opere gli fece aprire la sua prima galleria Studio d'Arte Contemporanea a Milano in via De Marchi 5 nel 1956, dove riuscì ad esporre una ventina di quadri di Francis Bacon, la prima dell'artista inglese fuori dalla sua terra, sapendo anticipare almeno di qualche lustro la sua fama. Concesse all'artista l'uso di un suo garage a Londra in prossimità di King's Road quando l'artista, conosciuto per i suoi Papi urlanti, viveva un periodo difficile, e fu ancora lo Scacchi a presentarlo alla Piccadilly Gallery.
La sua galleria era ricca di opere d'arte e di oggetti provenienti da ogni parte, proprio per questa sua capacità intuitiva di riconoscere il bello; dall'Iran con i tappeti, da New York con le lampade Tiffany, fu infatti Gracco il primo a portarle a Milano, riuscendo ad acquistare e rivendere tra le migliori opere d'arte degli anni '60 e '70 del XX secolo,
La sua galleria ospitò poi opere di Gustav Klimt, fu lui il primo acquirente del dipinto Speranza che fu esposto nella sua galleria, poi venduto ed esposto nella Galleria Nazionale di Budapest, George Grosz, Piero Manzoni, Sctherland, Henry Moore, artisti non sempre riconosciuti nel circuito artistico italiano, manifestato la sua grande capacità di comprendere quello che la critica avrebbe gradito, diventando il marcante d'arte più di successo degli anni '60 del Novecento.
Fu anche un artista, il suo viaggo in Egitto e la visione delle piramidi lo entusiasmarono realizzando il dipinto Isola misteriosa esposto nel 2009 nella mostra Luca Scacchi Gracco - Ritorneranno le pirami curata da Jean Blanchaert e Philippe Daverio.
La galleria d'arte milanese rimase aperta per dodici anni con l'esposizione di 34 mostre, ma la critica cittadina, nel 1963 non apprezzò la sua scelta di esporre opere di Pietro Manzoni, questo causò il ritiro dei finanziatori che ne costrinsero la chiusura. La sua dichiarazione fu molto severa con la città lombarda