Lorenzo D'andrea D'Oderigo, detto "di Credi"



Lorenzo d'Andrea d'Oderigo detto Lorenzo di Credi 

  • Data di nascita: Firenze, 1459/1460
  • Data di morte: Firenze, 1537


Grande conoscitore dell'arte e esperto in restauro, ha conosciuto e spesso frequentato personalmente i più grandi pittori del suo tempo.  Allievo di Andrea Cioni detto il Verrocchio, da lui ha appreso le arti della scultura e della forgiatura dei metalli per la loro lavorazione e la creazione di gioielli.  

E' stato anche un abile e ricercato pittore italiano e ha conosciuto Leonardo da Vinci, dal quale ha appreso alcune sue tecniche di pittura.


1486 

Si ha traccia della sua formazione presso la bottega fiorentina di Andrea Cioni detto il Verrocchio, dove apprende, oltre alle basi della pittura, le basi e le tecniche della scultura e della lavorazione dei metalli (la bottega del verrocchio era anche bottegame orafa e di incisione). Acquisisce lo stile appreso proprio dal Cioni, imparando ad osservare un giovane allievo di bottega, uno dei tanti presenti in questo momento come ad esempio Sandro Botticelli e il Perugino, che ha uno stile di ricalco delle linee molto leggero e un modo di utilizzare alcune tecniche dello sfumato che lo affascinano: questo giovane è Leonardo da Vinci, anche lui allievo del Verrocchio, di quasi 10 anni più giovane di lui. In questo periodo, sempre per il Verrocchio, dipinge la Madonna di Piazza nel Duomo di Pistoia. A quest'opera hanno partecipato altri allievi di bottega, quali il Perugino. Si ipotizza, ma non vi sono dati certi, che vi abbia partecipato anche Leonardo, semplicemente perchè lo stile e le sfumature che appaiono sula tavoletta della predella che raffigura proprio l'Annunciazione, sono assolutamente compatibili al suo stile e al suo modo di miscelare le tonalità. Tra le opere giovanili vi sono la Madonna col Banbino della Galleria Sabauda di Torino, il tondo con l'Adorazione del Bambino. A Fiesole si occupa della nota Pala di Fiesole, dove si occupa di risistemare con la pittura, una delle tre tavole del Beato Angelico per gli altari della chiesa di San Domenico. Sua anche la Crocifissione del Museo di Gottinga, l'Annunciazione di Cambridge.


1493 

Dipinge la Madonna e santi e l'Adorazione dei pastori degli Uffizi. 


1497 

E' affascinato dalle teorie di Girolamo Savonarola, che ne legge i testi e le teorie, a tal punto da esserne cosi affascinato da decidere di diventare un suo discepolo. Questo fa si che proprio Lorenzo d'Andrea d'Oderigo, decide di infliggersi una punizione, in quanto ritiene che il Savonarola gli ha aperto definitivamente gli occhi: prende molte delle sue opere e ne fa un falò, bruciandole tutte in segno di pentimento, ritenendole opere profane e demoniache. Di tutte le opere bruciate, si salva solo la Vergine.  


1503 

Per S. Frediano in Cestello la Madonna fra S. Giuliano e S. Nicola.


1510 

A Pistoia dipinge la Madonna e quattro santi  per la chiesa di S. Maria delle Grazie. A lui si attribuisce anche la Crocifissione del Museo di Gottinga, l'Annunciazione di Cambridge. Tra i suoi disegni si ricorda la Testa di giovinetto all'Albertina di Vienna e la Testa di giovine con berretto piatto al Museum Kunstpalast di Düsseldorf.


1523 

Presso la sagrestia del duomo di Firenze, dipinge il S. Michele. 


1459/60 

Muore a Firenze.