qui di seguito abbiamo inserito, anno per anno, gli avvenimenti importanti che hanno caratterizzato la vita di Leonardo da Vinci, dalla nascita alla sua morte.
Leonardo da Vinci: la sua vita
1452
nasce Leonardo di ser Piero da Vinci alle ore tre del mattino del 15 aprile (secondo il calendario gregoriano, il 23 aprile alle ore 21.40), presso la casa di Anchiano, borgo di Vinci, casa sita in strada dei mulini, cosi come testimonia l'atto di battesimo.
1453
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1462
1463
Si trasferisce a Firenze con la matrigna e il padre, che lo vuole avviare agli studi per fargli intraprendere la carriera di notaio.
1464
Entra in una delle botteghe artistiche più in vista della città, quella di Andrea del Verrocchio:( vi resterà fino al 1469) il giovane inizia così il suo apprendistato e familiarizza gradualmente con tutti i segreti della bottega, in cui conosce tra gli altri Sandro Botticelli, Domenico Ghirlandaio, Pietro Perugino e Lorenzo di Credi.
1465
1466
1467
1468
Il nonno Antonio morì novantaseienne nel 1468, citando nell'eredità "Lionardo", assieme alla nonna Lucia, al padre Piero, alla nuova matrigna Francesca Lanfredini, e agli zii Francesco e Alessandra.
1469
La piena autografia della piccola Madonna Dreyfus
1470
1471
Nel 1471 firmò e datò una piastrella 20x20 realizzata a pittura d'eterna vernice (una maiolica) che rappresenta il profilo dell'Arcangelo Gabriele.
1472
L'Annunciazione è un dipinto a olio e tempera su tavola (98x217 cm), attribuito a Leonardo da Vinci, databile tra il 1472 e il 1475circa e conservato nella Galleria degli Uffizi di Firenze.
1472
Leonardo si trova menzionato nella Compagnia di San Luca, dei pittori fiorentini, «Lyonardo di ser Piero da Vinci dipintore de' dare per tutto giugno 1472 sol. sei per la gratia fatta di ogni suo debito avessi coll'Arte per insino a dì primo di luglio 1472 [...] e de' dare per tutto novembre 1472 sol. 5 per la sua posta fatta a dì 18 octobre 1472». Ciò significa che a quell'epoca era già riconosciuto come pittore autonomo, la cui esperienza formativa poteva dirsi conclusa, sebbene la sua collaborazione col maestro Verrocchio si protraesse ancora per diversi anni.
1473 Il 5 agosto
Leonardo datò il Paesaggio con fiume, probabilmente uno dei primissimi disegni. Si tratta di un disegno della valle dell'Arno, oggi al Gabinetto dei disegni e delle stampe degli Uffizi.
1474
Inizia a lavorare al Ritratto di donna di Washington, identificata con Ginevra de' Benci
1475
non vi sono opere prodotte da leonardo
1476
non vi sono opere prodotte da leonardo
L'8 aprile 1476
venne presentata una denuncia notturna e anonima agli Ufficiali di notte e de' monasteri contro diverse persone, tra le quali Leonardo, il noto l'orefice Bartolomeo di Pasquino, il farsettaio (sarto) Baccino e Leonardo Tornabuoni . La denuncia è per sodomia consumata verso il diciassettenne Jacopo Saltarelli, noto giovine prostituto.
1477
non vi sono opere prodotte da leonardo
1478
Leonardo riceve le prime commissioni e i primi compensi: la pala dell’altare della cappella nel Palazzo della Signoria e dell’altare di Palazzo Vecchio
1478 - 10 gennaio
ricevette il primo incarico pubblico, una pala per la cappella di San Bernardo nel palazzo della Signoria; incassò dai Priori 25 fiorini ma forse non cominciò nemmeno il lavoro, affidato poi nel 1483 a Filippino Lippi e poi a Filippino Lippi, che lo completò nel 1485 (la Pala degli Otto, oggi agli Uffizi)
1479 - 29 dicembre
Leonardo ritrasse il cadavere impiccato di uno dei responsabili della congiura dei Pazzi, Bernardo di Bandino Baroncelli (l'assassino di Giuliano de' Medici), confermando un legame con la Casa Medici].
1480
ha il suo primo approccio con la scultura e sempre in quell’anno riceve l’incarico di dipingere l’Adorazione dei Magi per la chiesa di S. Giovanni Scopeto appena fuori Firenze
1481 - 12 marzo
dell' Adorazione dei Magi, ora agli Uffizi, si sa che gli fu commissionata dai monaci di San Donato a Scopeto,
1482
inizia e conclude il ritratto di Ginevra dè benci
È l'anno del probabile trasferimento a Milano, forse su consiglio di Lorenzo de' Medici. Si presenta alla corte inviando una lettera in cui espone le sue abilità, soprattutto di ingegnere militare, ma anche di architetto, scultore, pittore e persino musicista. A corte si occupa anche dell'organizzazione delle feste.
1483 - 25 aprile
gli viene commissionata la vergine delle rocce Stipula un contratto insieme ai fratelli Evangelista e Giovan Ambrogio de' Predis per realizzare la pala d'altare per la Confraternita dell'Immacolata Concezione nella chiesa di San Francesco Grande: il pannello centrale sarà la Vergine delle Rocce, mirabile fusione tra ricerca artistica e osservazione della natura.
1483 - 25 aprile
Quando con Bartolomeo Scorione, priore della Confraternita milanese dell'Immacolata Concezione, stipulò il contratto per una pala da collocare sull'altare della cappella della Confraternita nella chiesa di San Francesco Grande (oggi distrutta).[32] Al contratto presenziarono anche i fratelli pittori Evangelista e Giovanni Ambrogio de Predis, che ospitavano Leonardo nella loro abitazione vicino a Porta Ticinese.
1484
1485
Una fu probabilmente quella d'"optimo pittore" da inviare in dono al re d'Ungheria Mattia Corvino nel 1485 (descritta come "figura di Nostra Donna quanto bella excelente et devota la sapia più fare, senza sparagno di spesa alcuna" in una lettera ducale datata 13 aprile 1485).
1486
1487
In qualità di ingegnere ducale, riceve dei pagamenti per il suo parere per risolvere i problemi statici nella costruzione del tiburio del Duomo. La sua soluzione sarà scartata a favore del progetto di Giovanni Antonio Amadeo
1488
1489
prepara le decorazioni del Castello Sforzesco di Milano per lo sposalizio tra Gian Galeazzo Sforza con Isabella d’Aragona.
Comincia a lavorare al monumento equestre voluto da Ludovico per celebrare Francesco Sforza, suo padre. La statua, che doveva essere alta più di 7 metri per un peso di circa 650 quintali, non fu mai portata a termine. Leonardo realizzò le forme di fusione e il colossale modello di terra, che sarà poi distrutto dai balestrieri francesi durante l’occupazione di Milano nel 1499
1490
Ha modo di soggiornare nelle città di Vigevano e Pavia dove incontra l'ingegnere senese Francesco di Giorgio Martini. Descrive le opere di irrigazione del Vigevanasco e progetta la Sforzesca, una cascina modello per il Duca.
Esegue il ritratto di Cecilia Gallerani, conosciuto con il nome di Dama con l’ermellino. Inizia ad applicarsi a vari campi della tecnologia e della scienza come l’idraulica e l’anatomia
1491
1492
1493
1494
1495
1496
Collabora con l’amico Luca Pacioli, realizzando i disegni dei solidi tridimensionali per il De Divina Proportione
1497
1498
Decora anche la Sala delle Asse del Castello di Milano con affresco rappresentante un pergolato di alberi uniti a nodi di nastri, coniugando l'esigenza di celebrazione dinastica con il desiderio di rappresentazione la natura nei suoi minimi dettagli.
IL TRATTATO SULLA PITTURA
Leonardo scrive il libro sulla pittura ed è impegnato nello studio di forze e pesi. Partecipa al “duello lodevole e scientifico” presieduto da Ludovico il Moro. Riceve una vigna dal Duca.
1499
Milano viene invasa dalle truppe del re di Francia Luigi XII e Leonardo scappa prima a Mantova, poi a Venezia.
Lascia Milano in compagnia di Luca Pacioli qualche mese dopo l’occupazione della città da parte delle truppe frances
1500
Giunse così a Mantova nel marzo 1500. La presenza dell'artista fiorentino nella Serenissima è testimoniata da Luca Pacioli, che forse l'accompagnò in città per approntare insieme la stampa del De divina proportione, che era illustrato con disegni forse derivati da prototipi di Leonardo. Vasari non citò la trasferta, forse perché legata alle attività di ingegnere e matematico piuttosto che alle discipline artistiche.[50]
Dopo essersi fermato a Mantova e Venezia (dove progetta un piano di difesa contro l’invasione turca), rientra a Firenze e alloggia presso il convento dei Serviti alla Santissima Annunziata.
1501
1502
Dopo aver visitato Roma e Tivoli, nell'aprile 1501 tornò a Firenze, dove non metteva piede da vent'anni. Trovò accoglienza presso il canonico Amadori a Fiesole, fratello della matrigna Albiera, nonostante suo padre Piero fosse ancora vivo; probabilmente l'artista si sarebbe trovato a disagio nella casa piena dei fratellastri che non conosceva nemmeno e che si rivelarono poi a lui ostili dopo la morte del padre, riguardo all'eredità.
Leonardo venne assoldato da Michelangelo in veste di architetto e ingegnere militare;
Leonardo lavorò a un progetto richiestogli dal sovrano degli Ottomani, il sultano Bayazed II, per la realizzazione di un ponte sullo stretto del Bosforo. Leonardo ideò un ponte con un’unica campata di 300 metri ma, come accadde a molti dei suoi progetti, non fu mai costruito. Anche Michelangelo eseguì un progetto simile, sempre per il sultano Bayazed II, anch’esso non realizzato. Solo all’inizio degli anni 2000 il Governo turco ha deciso la costruzione del ponte in base al progetto di Leonardo.
1503
Torna a Firenze e affrescherà nsieme a Michelangelo, il Salone del Consiglio grande nel Palazzo della Signoria. A Leonardo viene affidata la rappresentazione della Battaglia di Anghiari che però non porterà a termine
Inizia probabilmente a lavorare a due delle sue opere più famose: la Gioconda, ritratto che rimane nello studio di Leonardo fino alla morte, e la perduta Leda, omaggio alla forza generatrice della natura di cui appronta numerosi disegni preparatori.
1504 9 luglio
morì il padre Piero; Leonardo annotò più volte la circostanza, in apparente agitazione: «Mercoledì a ore 7 morì ser Piero da Vinci, a dì 9 luglio 1504, mercoledì vicino alle ore 7» e ancora: «Addì 9 di luglio 1504 in mercoledì a ore 7 morì Piero da Vinci notaio al Palagio del Podestà, mio padre, a ore 7. Era d'età d'anni 80. Lasciò 10 figlioli maschi e due femmine».[ Il padre non lo fece erede e, contro i fratelli che gli opponevano l'illegittimità della sua nascita, Leonardo chiese invano il riconoscimento delle sue ragioni: dopo la causa giudiziale da lui promossa, solo il 30 aprile 1506 avvenne la liquidazione dell'eredità, dalla quale Leonardo fu escluso.
David e gli artisti fiorentini vennero chiamati in commissione a decidere per la collocazione della statua in piazza della Signoria, il 25 gennaio 1504.
1505
compilò il Codice sul volo degli uccelli, o
1506
Si trasferisce nuovamente a Milano su invito di Charles d'Amboise, nuovo governatore della città ,e del re Luigi XII di Francia. Per i successivi due anni divide il suo tempo tra Milano e Firenze.
il 30 aprile 1506
avvenne la liquidazione dell'eredità, dalla quale Leonardo fu escluso.
1507
AL SERVIZIO DEL RE DI FRANCIA
Il Re di Francia Luigi XII vuole Leonardo al suo servizio e parla di lui come “nostro caro e beneamato Leonardo da Vinci, nostro pittore e ingegnere abituale
1508
tornare a Milano dal luglio 1508.
Viveva nei pressi di San Babila e sul suo stato finanziario resta l'annotazione di una provvigione ottenuta per quasi un anno di 390 soldi e 200 franchi dal re di Francia.
Visita spesso i corsi dell'Adda; inizia numerosi progetti di canalizzazione e si interroga sempre più sulle forze che animano e governano la natura, in particolare l'acqua, in cui egli riconosce una delle forze generatrici della vita.
1509
l 28 aprile 1509 scrisse di aver risolto il problema della quadratura dell'angolo curvilineo
1510
GLI STUDI ANATOMICI
Lavora con Marcantonio della Torre, professore dianatomia.Alcuni disegni anatomici della collezione Winsdor riportano questa data
1512
1513 - 24 settembre
IN VATICANO Il 24 settembre si trasferisce a Roma e alloggia in Vaticano, al servizio di Giuliano dei Medici, fratello di Leone X. Continua a dipingere e studiare. Esegue il progetto del Porto di Civitavecchia
il re di Francia Francesco I lo invita ad Amboise, dove si occuperà ancora di ingegneria idraulica per alcuni fiumi frances
1514
1515
Ha modo di vedere la volta della Cappella Sistina appena terminata da Michelangelo. A Bologna, dove si reca per un'ambasceria a seguito di Giuliano de Medici e papa Leone X, conosce il re di Francia Francesco I, che lo invita a trasferirsi in Francia e lavorare per lui.
1516
Diviene primo pittore, ingegnere e architetto del Re e si trasferisce insieme ad alcuni suoi allievi, tra cui Francesco Melzi, nel castello di Cloux presso Amboise. Si occupa nuovamente di ingegneria idraulica e abbozza i progetti per una residenza reale a Romarantin.
1517
1518
1519 - 28 Aprile
viene redatto alla presenza dei testimoni e del notaio il testamento delle ultime volontà di Leonardo
1519 - 2 Maggio
muore Leonardo da Vinci e viene sepolto nella chiesa di S. Fiorentino ad Amboise ma dei suoi resti. Ad oggi , non vi è più traccia delle sue spoglie ( con molta probabilità i resti di Leonardo sono stati spostati e seppelliti in una fossa comune adiacente al maniero di Cloux )
1519 - 1 Giugno
Francesco Melzi, su precedente richiesta di Leonardo, informa tramite lettera manoscritta i parenti e Giuliano dè Medici della avvenuta morte di Leonardo, il suo maestro e mentore
1519 - 29 Agosto
Batista de Vilanis rilascia formalmente a Girolamo Melzi, secondo le volontà espresse in precedenza da Leonardo, una formale procura per prendere possesso delle eredità a lui e al figlio Francesco Melzi.