1499, 1 agosto
Nel
Codice Atlantico e nel manoscritto I di Parigi presente nel
Codice Arundel,
Leonardo accenna ad alcuni studi e elementi che riportano ad elementi collocabili in una stanza da bagno, probabilmente quelli della duchessa
Isabella d'Aragona che, vedova di Gian Galeazzo Sforza, che su richiesta di Ludovico il Moro era stata definitivamente allontanata presso la Corte Vecchia.
1499, 2 settembreU
n'avanguardia delle milizie francesi di Luigi XII entra in Milano da Porta Vercellina e si accampa con una grande tendopoli, nella zona di San Vittore al Corpo, dislocando guarnigioni ad occupare le porte di uscita dalla città, bloccandole, nella speranza di catturare Ludovico il Moro e i suoi fedeli collaboratori.
Milano venne conquistata rapidamente dalle truppe francesi, accolte calorosamente dalla cittadinanza, mentre Ludovico il Moro, probabilmente la notte precedente, ha già abbandona la città per paura di essere ucciso e si trova in viaggio verso la Germania cercando rifugio presso Massimiliano I d'Asburgo, marito di Bianca Maria Sforza.
1499, 9 e 10 settembreOramai Milano è completamente in mano alle truppe francesi che occupano il Castello Sforzesco, nonchè i maggiori palazzi del governo della città. Le guarnigioni francesi recandosi nelle adiacenze della vigna di Leonardo concessagli tempo addietro da Ludovico il Moro, vedono un grande cavallo che i balestrieri colpiscono ripetutamente con le loro frecce fino a demolirlo.
Fortunatamente le barbarie perpetrate dalle legioni francesi nei confronti del cavallo di Leonardo
(probabilmente una costruzione in creta in scala 1:3 o 1:9 che serviva come prototipo prima della fusione) costruita in scala 1:12, distoglie le truppe francesi che non si accorgono che all'interno della forneria, vi è la forma
(stampo) necessario per la fusione.
La forma, abbandonata sino al 1501, verrà richiesta da Ercole d'Este, innamorato del progetto di Leonardo, che deciderà di utilizzarla per la fusione della propria statua a Ferrara intenzionato a riutilizzarla nella fusione di un monumento equestre a Ferrara
(mai eseguita).
1499, 28 settembre
In relazione all'occupazione dei francesi di Milano, Leonardo scrive le sue considerazioni in merito all'operato di Ludovico Sforza detto il Moro, e lo fa accusando che nel suo lungo ducato iniziato nel 1480, sia stato inconcludente e poco visionario degli accadimenti e che meglio sarebbe stato se avesse avuto la forza di essere amato dal popolo.
«Il duca perse lo stato e la roba e la libertà e nessuna opera si finì per lui».
1499, ottobre - (giorno incerto)
Luigi XII arriva a Milano, città definitivamente occupata dalle truppe francesi e si stabilisce per un breve periodo presso le stanze reali del castello Sforzesco.
A modo di conoscere artisti e vedere le loro opere e, in particolare, chiede di essere portato dove Leonardo sembra abbia fatto un grande affresco: presso la chiesa di Santa Maria delle Grazie.
Innanzi al cenacolo, Luigi XII ne rimane talmente affascinato da chiedere subito che venga "staccato" dalla parete" per portarlo con sè in Francia.