Non conoscendo il latino e conoscendo in minima parte il greco, Leonardo era costretto a architettare, da straordinario autodidatta, un preciso e controllato lavoro di "sminuzzamento" dei testi e la loro rielaborazione con i vocaboli nuovi, cioè inventati da Leonardo stesso, per raggiungere una facile comprensione.
Nel Codice Atlantico, e più precisamente nel foglio 210 recto, Leonardo indica un elenco di libri ai quali si riferisce per i suoi studi.
Questo passaggio è molto importante in quanto ci fa capire il principio di selezione e di studio delle opere che Leonardo riteneva importanti per le sue ricerche, come ad esempio:
- Roberto Valturio
Storico dell'epoca e abile consigliere militare di Sigismondo Pandolfo Malatesta, il testo
"De re Militari", tratta le macchine da guerra con note descrittive particolareggiate e figure di progetti. In aggiunta vi sono descrizioni di ingegneria militare, descrizione di strategie e macchine d'assedio, armi d'artiglieria leggera e descrizione della polvere pirica per esplosivi.
- Dante Alighieri
L'opera si chiama "il convivio", quindi rappresentata come una mensa, detta appunto convivio, dove ognuno può accedere per sfamarsi con le pietanze, chiamate vivande, che è aperta a tutti color che desiderano sfamarsi del sapere e del conoscere dei grandi temi dello scibile umano, quali la metafisica, la politica sociale, le teorie aristoteliche, la cosmologia.
- Giovanni Boccaccio
Si tratta de "il Decameron" o "Decamerone", raccolta di cento novelle, scritta dopo il 1350, certamente considerata
tra le opere più importanti della letteratura del Trecento europeo.
- Alberto Magno
Di scienza e filosofia aristotelica, dall'estratto del trattato di metafisica che afferma:"le dottrine teologiche non si accordano con quelle della filosofia, quanto ai principi, perché si fondano sulla rivelazione e sulla divina ispirazione, e non sulla ragione; di esse dunque non possiamo discutere in filosofia" .
- Marsilio Ficino
Grande autore e traduttore delle opere di Plotino e Platone e degli scritti ermetici, con la diffusione del suo testo
Teologia platonica (1469-74), porta a conoscenza il mondo filosofico dei grandi pensatori greci, sino a quel momento pressochè sconosciuti in Italia e in buona parte d'Europa.
- La Bibbia
Il testo scritto probabilmente da due autori diversi:
Marco Giuniano Giustino
Tito Livio.
- Ovidio
Con il testo della “Metamorfosi” (Metamorphoseon libri XV),
vengono resi celebri i racconti e le storie che rientrano nella mitologia del mondo classico greco e romano.
- Francesco Petrarca
Scrittore, poeta e filosofo italiano, considerato ad oggi il padre dell'umanesimo, principio fondamentale della letteratura italiana. Pubblica nel 1470 a Venezia il Rerum vulgarium fragmenta conosciuto come "il Canzoniere", racconta la storia attraverso la poesia della vita del Petrarca stesso.