1482, (giorno incerto)
Leonardo da Vinci lascia Firenze per raggiungere Milano, città che lo affascina molto.
Non si conosce il vero motivo per il quale Leonardo "amava" Milano ancor prima di conoscerla, ma gli storici, tuttavia, sono concordi nell'affermare che Leonardo fosse molto interessato dal ducato milanese, in quanto era considerato il centro di una delle regioni più popolose e produttive dell'Europa.
Milano è governata da Ludovico il Moro che, per Leonardo, poteva rappresentare certamente un ricco e generoso mecenate, ed essendo il Moro, in buoni rapporto con la famiglia dè Medici, avrebbe potuto finanziare le sue opere.
Si trovano testimonianze nelle parole dell'Anonimo Gaddiano ma anche negli scritti di Giorgio Vasari, descrivono che fu Lorenzo dè Medici a presentare Leonardo a Ludovico il Moro (forse non personalmente ma attraverso una missiva), grazie ai rapporti eccellenti creati da Lorenzo con le signorie italiane, a tal punto che proprio Lorenzo si faceva promotore di artisti fiorentini che fossero all'altezza di portare il nome di Firenze in tutta Italia.
Cosi fu il caso, ad esempio, con i fratelli Giuliano e Benedetto da Maiano e Antonio Rossellino, abili maestri d'arte fiorentini, che erano stati inviati a Napoli, in qualità di ambasciatori della scuola fiorentina per decorare la nuova cappella pontificia di Sisto IV.
In questo periodo Leonardo decide di "raccogliere le sue esperienze" in un lettera che vuole inviare al giovane duca milanese per spiegar, punto dopo punto, di cosa lui sia capace e quali siano le sue peculiarità.
(giorno incerto)
Leonardo decide quindi di farsi scrivere una lettera al Duca di Milano, Ludovico il moro (lui scriveva in modo speculare e la sua grafia non sarebbe stata compresa), chiamata "Lettera di impiego", che potrebbe essere paragonato ad una forma di curriculum vitae dei giorni nostri, dove descrive le sue capacità quasi assolute in qualità di ingegnere militare.
Probabilmente questo documento, uno dei più importanti per quanto riguarda Leonardo, descrive non solo il suo profilo descrittivo, piuttosto il suo carattere deciso, determinato e motivato nel convincere delle sue idee.