1514, 24 settembre
In un foglio con la «sinistra mano» e centine, Leonardo disegna l'Arianna del Belvedere Vaticano (Codice Atlantico); disegna e descrive anche i Diluvi, con l'annotazione:
«Onde del mare di Piombino»
in RL 12665r
Continua le annotazioni per il Libro di pittura.
Fra le memorie del Codice Atlantico, in un foglio di studi geometrici, si legge:
«a dì 7 di luglio a ore 23 a Belvedere nello studio fattomi dal Magnifico»
cioè da Giuliano de' Medici; nel Manoscritto E ricorda le date di un suo viaggio in Emilia.
1514, 25 settembre
Leonardo si trova a Parma come scrive:«A Parma il 25 settembre», per poi indicare nei suoi scritti un breve viaggio nella zona del Po, vicino Cremona «Sulla riva del Po il 27 settembre».
Progetta, con "design" estetico, turbine e macchine per attorcigliare corde.
A Civitavecchia compie studi archeologici e sul porto. Realizza una straordinaria cartografia per il suo progetto di bonifica delle Paludi Pontine.
1514, Roma, l'8 ottobre
Viene accettato come novizio dall'Arciconfraternita di San Giovanni dei Fiorentini, da cui poi si ritira.
Leonardo partì per Roma, portandosi gli allievi più vicini, il Melzi e il Salaì. Qui Giuliano de' Medici, fratello del papa Leone X, gli accorda il suo favore, ottenendo per lui un alloggio negli appartamenti del Belvedere al Vaticano. Qui l'artista si dedicò ai suoi studi scientifici, meccanici, di ottica e di geometria e cercò fossili sul vicino monte Mario, ma si lamentò con Giuliano che gli venissero impediti i suoi studi di anatomia nell'Ospedale di Santo Spirito.
Non ottenne commissioni pubbliche, ma ebbe modo di rivedere Bramante e Giuliano da Sangallo, che si stavano occupando della fabbrica di San Pietro, Raffaello Sanzio, che affrescava gli appartamenti papali, e forse anche Michelangelo, dal quale lo divideva l'antica inimicizia.
Si occupò del prosciugamento delle Paludi pontine, i cui lavori erano stati appaltati da Giuliano de' Medici - il progetto venne approvato da papa Leone X il 14 dicembre 1514, ma non fu eseguito per la morte sia di Giuliano che del papa di lì a pochi anni - e della sistemazione del porto di Civitavecchia. Con Giuliano e il papa fece un viaggio a Bologna, dove ebbe modo di conoscere direttamente Francesco I di Francia.