1475, 29 gennaio
Si tiene a Firenze la famosa giostra annuale in piazza della Signoria e nelle vie limitrofe: è un torneo tra cavalieri, con corteo e parata, feste di piazza e giochi. E' l'occasione per mostrare la potenza dei dè Medici al proprio popolo che da sempre ama la famiglia per una corretta gestione della comunità. Giuliano vi partecipa col suo cavallo, appositamente giunto come dono dal regno di Napoli. Vestito con una leggera armatura e la spada nel fondello, guida il corteo di cavalieri che a passo lento sfilano sotto i balconi delle abitazioni, balconi che espongono in gran parte grandi tendaggi rossi, colore della famiglia dè Medici e gridano, al passaggio del corteo, "palle, palle", evocando cosi il richiamo delle palle, cinque color oro e una blu, che rappresentano lo stemma della famiglia. In piazza vi sono fuochi pirotecnici e sonate dei tamburi, corni e trombe e vi è anche Agnolo poliziano, un cantore di fine voce che allieta le genti nelle stanze per la giostra. E' presente anche la bellissima Simonetta Vespucci, amica di Giuliano alla quale proprio lui ha fatto tempo addietro un ritratto che, in occasione di questa festa, viene "messo all'asta pubblica" e sembra che i contendenti desiderosi di possedere un opera di Giuliano, non manchino. Simonetta Vespucci, da quello che si dice, è stata musa anche del Botticelli che ne è rimasto affascinato, ma anche di un altro abile ritrattista, un certo Piero di Cosimo, che si dice sia stato un suo amante. Davanti a Giuliano sul suo cavallo, apre il corteo il gonfalone della città e lo stemma sullo stendardo, dipinto in precedenza dal Botticelli: rappresenta il viso della medusa che ha come copricapo un elmo e, appena sotto inciso in modo visibile, la frase in francese La sans par (soprannome di Simonetta Vespucci). Sul palco d'onore vi sono Lorenzo, Bianca e Nannina, i tre fratelli di Giuliano, poi sotto le autorità cittadine, segretari e i signori in rappresentanza di diverse casate non solo toscane. Il potere dei dè Medici è assoluto e la folla acclama il nome sia di Lorenzo che di Giuliano.
1475
Giuliano conosce una delle figlie della famiglia Borromeo, e ne parla con Lorenzo che sembra essere concorde. Viene organizzata una cerimonia che deve servire a stringere i rapporti tra le due famiglie ma, come spesso accade a Giuliano, la sua incostanza sentimentale lo porta ad annullare tutto, adducendo al fatto che non vuole un matrimonio con una figlia di mercanti, anche se importanti come loro. Lorenzo, contrariato cerca di convincerlo del contrario e di quanto sia utile avere rapporti con i Borromeo, ma Giuliano rimane della sua idea: nessun matrimonio.
1476
Conosce una nipote di Girolamo Riario, potente nipote di papa Sisto IV, ma le cose andranno male.
1477
Giuliano è certo: vuole convolare a nozze con una giovanissima ragazza, figlia della potente famiglia dei Correr, ma inspiegabilmente, dopo poco tempo, annulla tutto. Passa qualche mese e conosce una giovine donna, di nome Semiramide, che scopre essere sorella di Jacopo IV Appiano, grande signore di Piombino e proprietario di diverse miniere di ferro all'isola d'Elba. Sembra inizialmente che le cose procedano e chiede di accelerare il matrimonio che però, come lui chiede, deve contenere una contropartita: il padre, Jacopo IV Appiano, deve dargli la concessione con contratto da stipularsi innanzi ad un notaio, di sfruttamento delle miniere di ferro. Tutto sembra procedere secondo il piano di Giuliano ma, anche questa volta, il matrimonio, per ragioni sconosciute, viene annullato.
1478
Conosce Fioretta Gorini, figlia del corazzaio Gorini Antonio, e finalmente viene celebrato il loro matrimonio col bene placito di entrambe le famiglie.
1478, mattina del 26 aprile
Giuliano viene accoltellato per ben 9 volte alle spalle, al torace e al collo e rimane ucciso. Questo omicidio rientra in quella che conosciamo come la Congiura dei Pazzi.
1478, 30 aprile
Viene dichiarato il lutto in tutto il ducato di Firenze per i funerali di Giuliano dè Medici. Tutto il popolo si ferma per rendere omaggio, al passaggio della bara sul carro, al proprio amato concittadino che viene sepolto nella chiesa di San Lorenzo con un cerimonia pubblica. Lorenzo dè Medici, ha fatto realizzare per la cerimonia funebre, una medaglia con l'effige del fratello da una parte, e dall'altra, la scena del suo omicidio.
1478 fine maggio
Fioretta Gorini, la vedova di Giuliano, partorisce il suo bambino che chiama col nome di Giulio, Giulio dè Medici. Il figlio viene dichiarato legittimo da papa Leone X, zio di Giuliano e dei suoi fratelli.