Il duca di Parma Ranuccio I Farnese (Parma, 28 marzo 1569 – Parma, 5 marzo 1622) è stato il quarto duca di Parma e Piacenza, reggente dal 1586 al 1592, duca dal 1592 alla morte e il quinto duca di Castro.
Per Parma si spese molto creando quelli che ancora oggi sono i punti di riferimento della città, come ad esempio la Cittadella, la Pilotta e il Teatro Farnese, inserendo anche a livello governativo un modello legislativo e tributario moderno per l'epoca, portando la città ad una vera e propria espansione commerciale.
Lo sviluppo commerciale e la necessità di tutelare commercialmente il prodotto dagli altri formaggi similari, come il Piacentino ed il Lodigiano, portò il Duca di Parma ad ufficializzare la denominazione d'origine con un atto del 7 agosto.
1567
Leonardo da Vinci è morto da 48 anni.
Fernand Paul Achille Braudel, stimato storico francese di assoluto prestigio, presidente dell'Istituto Internazionale di Storia Economica "F. Datini" (1968-1984), afferma che nel periodo nel quale visse Leonardo da Vinci, in Italia sia il formaggio denominato parmigiano che anche il formaggio sardo (antenato del Fiore sardo), erano assai presenti sul territorio dal nord al sud Italia già molto prima della nascita di Leonardo da Vinci e che il viceré di Spagna si vantava del fatto che uno dei suoi formaggi più graditi, il formaggio dell’Alvernia, regione francese, fosse riuscito ad esportarlo proprio in Italia, ben conoscendo i diretti concorrenti di allora e tra questi
“Molti i formaggi dell’Alvernia, del Milanese, di Parma e più ancora i formaggi sardi che riempivano interi galeoni e venivano esportati in Spagna e in Italia”.
Secondo lo stesso Fernand Paul Achille Braudel, Leonardo non solo utilizzava il parmigiano come altri formaggi, ma ne conosceva le virtù e ne consigliava l'utilizzo.
1612
Nel documento vengono definiti i luoghi dai quali doveva provenire il formaggio che poteva chiamarsi di Parma: questa data segna l’inizio della storia della Denominazione d’Origine, oggi riconosciuta in sede europea.
1700
La vita nei ducati di Parma e di Modena è segnata dalle continue guerre e a sopportare il peso delle requisizioni militari sono le campagne, con difficoltà quindi anche nella produzione del formaggio.
Il Ducato di Modena tenta di modernizzare le campagne, espropriando i terreni affidati ai conventi o monasteri e rivendendoli alla allora emergente borghesia. L’economia agricola del reggiano e del modenese diviene così più competitiva.
Nel Ducato di Parma, invece, le campagne restano socialmente più tranquille ma economicamente meno competitive. Così la quantità e la qualità del formaggio Parmigiano prodotto a fine secolo sono in calo, mentre il Reggiano, al contrario, si manteneva a buoni livelli. Con l’avvento del regime napoleonico e la perdita per Parma degli ultimi fertili territori di oltre Enza si accentuò la crisi del formaggio Parmigiano.
Con Napoleone, all'inizio del XIX, secolo i grandi possedimenti ecclesiastici vengono cancellati e le terre acquistate dalla borghesia.
I caseifici dei nobili o dei proprietari borghesi, quasi tutti “turnari”, vengono costruiti nella forma tipica ottagonale, caratterizzando le zone di produzione e restano attivi per 120-180 giorni all’anno, quando le vacche hanno la possibilità di sfruttare l’erba.
Commercialmente in questo secolo la migliore qualità è raggiunta nel Reggiano e, più in particolare, dal formaggio del comune di Bibbiano: la Società Bibbianese per il Commercio del Formaggio fa conoscere il prodotto nelle città d’Italia e all’estero.
Anche la grande cuisine francese partecipa alla diffusione del Parmigiano in tutto il mondo.