Caterina de’ Medici prima di andare in Francia, visse a lungo a Firenze, dove oramai la profumeria aveva preso piede soprattutto tra le dame e le donne di famiglie importanti.
Il successo e la diffusione del profumo in Francia fu immenso. I francesi tolsero all’Italia, paese in cui il profumo era usato e diffuso da tempo, il primato di profumieri. Pensate che per più di due secoli la creazione
dei profumi divenne quasi di loro esclusiva!
Sono passati quattrodici anni dalla morte avvenuta in Francia di Leonardo da Vinci, mentre le cronache riportano che a Firenze è consolidata l'arte della profumeria e proprio in questo periodo le Signorie fanno sfoggio durante le feste e le cerimonie come matrimoni, rappresentazioni teatrali dei migliori profumi del periodo. Molti sono i profumieri che grazie alla loro sapiente conoscenza nell'utilizzo delle essenze, vengono spesso indicati come grandi conoscitori dello stile e del "bel sentire", in grado di trovare per ogni tipo di cerimonia o di dama, il giusto profumo e fragranza che meglio soddisfi le esigenze.
Non a caso uno dei profumieri più noti era senza ombra di dubbio Renato Bianco, di origini fiorentine e molto amico della famiglia dè Medici, nonché profumiere personale proprio di Caterina dè Medici.
Chi era Renato Bianco?
di seguito elenchiamo alcune teorie:
1^ teoria:
In realtà non si chiamava Renato Bianco ma Renato del Bianco ed era figlio di una famiglia Friulana di mercanti che operavano attivamente con il porto di Venezia per il commercio delle spezie e delle sete. La famiglia si trasferì a Firenze nel 1519 e entrò in contatto con la famiglia dè Medici.
2^ teoria:
Renato Bianco fu orfano presso il convento delle suore della chiesa di Santa Maria Novella in Firenze. In età adoloescenziale apprese, facendo lavori di bottega presso un frate, le basi alchemiche che, alla morte del frate, conservò gelosamente senza mai renderle pubbliche. I frati cospirarono contro di lui perché non vollero che tenesse segreto ciò che apprese ma anche per il fatto che la stessa Caterina decise di elevarlo al gradio di corte in qualità di profumiere, accantonando candidature avanzate proprio da frati.
3^ teoria:
Figlio di ignoti, apprese il lavoro di alchimista presso una bottega vicino a Pontevecchio in Firenze dove vi lavorò per circa dieci anni diventando maestro delle essenze. Conobbe pittori che facevano spesso la loro presenza presso il mercato di Firenze che lo convinsero a prendere contatti con Michelangelo, in quel momento storico molto noto non solo in città, al fine di farsi consigliare e farsi presentare ad alcune famiglie di Lucca e Carrara (dove Michelangelo era solito recarsi per valutare e acquistare il marmo necessario per le sue sculture).
N.B. (secondo le ricerche della nostra redazione, la 2^ teoria è la più accreditata).
Proprio la giovine Caterina, che nel 1533 aveva appena compiuto quattordici anni, fu data in sposa, attraverso un matrimonio combinato tra le due famiglie, ad un altro quattordicenne: il Duca D’Orleans.
Al matrimonio tra gli altri, fu presente proprio il suo profumiere di fiducia, Renato bianco, che ebbe modo di mostrare alla corte francese i suoi saperi e le sue arti di profumiere destando grande ammirazione (i francesi conobbero quindi il profumo grazie a Renato Bianco).
Bianco aprì la sua prima bottega di arte profumiera a Parigi tega di profumiere a Pont Saint Michel, e non ci volle molto affinché il suo nome, chiamato dai francesi Monsieur le Florentin o
René le Florentin, divenne una vera celebrità, richiesto dalle nobili dame della Parigi "bene".
Proprio Renato Bianco diventò rapidamente il punto di riferimento nel mondo della profumeria e la sua abilità si spinse a tal punto da creare una forma di scuola-bottega che sfornò nel giro di pochi anni decine di garzoni profumieri che seguirono il loro maestro nell'aprire decine di nuove botteghe e tal punto che Parigi divenne, in quel periodo storico, uno dei più grandi centri di riferimento di tutta la Francia.