Cosa accade con Leonardo da Vinci?
Leonardo dedica molto tempo agli studi anatomici e arriva a definire per primo e con precisione le quattro cavità cardiache,
distinguendo i ventricoli dagli atri “auricole”, definendo il cuore nella sua struttura meccanica:
“il core è
un vaso fatto di denso muscolo, vivificato e nutrito dall’arteria
e vena, come son gli altri muscoli”.
“le coronarie nascono
da due usciuoli esteriori del ventricolo sinistro”.
Capisce anche che questo "centro di propulsione idraulica" in grado di sospingere i fluidi all'interno di cavità articolari ha una funzione importantissima per il funzionamento motorio dell'essere umano.
Proprio studiando il "senso ritmico" si accorge che si tratta di movimenti fisici prodotti da una causa e da un effetto, dove la causa è la spinta e l'effetto è il moto prodotto e, secondo i suoi studi, non può che conseguirne un principio di "idrodinamica dei fluidi" (lo stesso principio attraverso il quale si studia il flusso delle acque e delle correnti per le dighe).
Descrive nei suoi studi il sangue come differente dall'acqua, sia per densità, peso specifico, colore e consistenza e analizza il suo percorso che definisce" sospinto", cioè frutto di un avviamento forzato di conduzione e non di un principio naturale di spinta e in questo modo spiega il
"centro di propulsione idraulica" del cuore.
“quando l’acqua esce dalla terra, mira sempre
luoghi bassi e
quando scoppia una vena del naso,
tutto il sangue passa
da sotto in su
”
Spiega che non segue la gravità come l'acqua, piuttosto il carico di spinta che riceve andando dal cuore alla testa dimostra che esiste una pompa in grado di indirizzare il sangue ai vasi alti.
Continuando lo studio del cuore arriva a cogliere l'importanza del muscolo cardiaco a tal punto da definirlo:
“instrumento
mirabile, intenzionato dal Sommo Maestro... è potentissimo
sopra gli altri muscoli… e si muove da sé e non si
ferma, se non eternamente”.
Capisce la relazione tra il cuore con le sue contrazioni e il ventricolo sinistro e il suo principio di sincrono meccanico misurabile il polso arterioso (le pulsazioni misurabili dal polso).
I suoi ragionamenti si basano sui principi di fisica, e stabilisce la relazione che ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria e la causa fa intuire un effetto, e ogni effetto risale da una causa.
Con lo stesso principio descrive in modo accurato il ciclo cardiaco che, secondo i suoi studi, è il frutto della contrazione
degli atrii coincide con la diastole ventricolare,
mentre, al contrario, la sistole ventricolare coincide
con la dilatazione degli atrii, definendo il tutto :
“moti del core”