- Codici dell'Istituto di Francia


  • nome: Codice dell'Istituto di Francia 
  • descrizione: una raccolta di disegni e scritti
  • contenuto: 964 fogli raccolti in 12 manoscritti 
  • argomenti:
  • dimensione del formato: da 10x7 a 31.5x22 cm 
  • caratteristiche di scrittura: speculare
  • tipo di scrittura: italiano rinascimentale
  • datazione: tra il 1478 e il 1518
  • stato di conservazione: buono
  • attuale ubicazione: Institut de France

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    Caratteristiche

    I 964 fogli hanno due tipi di rilegature: sia in pelle che in pergamena antica. I manoscritti hanno diverse misure, che vanno da 10x7 cm a 31.5x22 cm. 


    Manoscritto A 

    • dimensioni: cm 22x15
    • fogli originali: 144, conservati 63
    • studi: di fisica e di pittura
    • datazione: 1490-1492
    • stato di conservazione: buono 

    Si presenta mutilo rispetto all’originale, a causa del furto di numerosi fogli - alcuni mai ritrovati - sottratti verso la metà dell’Ottocento da Guglielmo Libri, che ne ricompose una parte in volume vendendolo all’inglese Lord Ashburnham. 


    Manoscritto B 

    • dimensioni: cm 23x16
    • fogli originali: 100, conservati 84 Redatto
    • datazione: tra il 1487 e il 1490
    • stato di conservazione: buono 

    D
    escrizione e contenuti:

    • progetti della città ideale;
    • disegno e progetti delle scuderie di Vigevano di proprietà di Ludovico il Moro;
    • macchine da lavoro;
    • macchine volanti (prototipo elicottero-vie aerea);
    • macchine di profondità (sommergibile);
    • studi sulle armi;
    • disegni sui corridoi coperti del castello Sforzesco di Milano (che la Rocca Vecchia al Castello di Vigevano);
    • disegni e progetti delle scuderie di Vigevano.

    Sappiamo per certo che  Leonardo ad Vinci inizia a scrivere questi manoscritti nel 1487, cioè quando ha 35 anni.


    Manoscritto F 

    • dimensioni: cm 14,5x10 
    • fogli originali: completo di  tutti i 96 fogli
    • datazione: 1508
    • stato di conservazione: ottimo

    Descrizione e contenuti:

    • studi di ottica;
    • studi di cosmologia;
    • studi sulla rifrazione luminosa;
    • studi  dell’origine della Terra;
    • studi sulla emersione delle acque terrestri e le dinamiche comparate.


    Manoscritto H 

    • dimensioni: cm 10,5x8 
    • fogli originali: 142 
    • 3 quaderni
    • datazione: 1493-1494 

    Descrizione e contenuti:

    • disegni allegorici;
    • progetto di padiglione dinamico del legno;
    • studio delle acque (mulina da Vigevine);
    • un preventivo autografo per 24 storie romane dove compra colori: oro e azzurro;
    • progetto per l'accelerazione dell'acqua nei canali;
    • tecniche di copertura per i vigneti.

    Osservazioni di Leonardo
    Per migliorare la distribuzione idrica e per l'alimentazione autonoma di cascina Sforzesca, che doveva diventare per il Duca di Milano una azienda agricola autosufficiente sotto ogni profilo, Leonardo si reca ad ispezionare il mulino e scrive le sue osservazioni:

    «Se una ruota mette in moto una macchina, non ne può mettere in moto due senza impegnare maggior tempo; così la medesima ruota può ben far girare un numero infinito di macchine, ma ci metterà più tempo, e quelle macchine tutte insieme non faranno più lavoro che la prima macchina in un’ora».

    La sua permanenza a Sforzesca è frequente in quanto il Duca richiede a Leonardo un suo deciso intervento in ogni cosa. Probabilmente Leonardo si fa accompagnare dai contadini della zona nelle aree adiacenti alla Sforzesca fino ai bordi del fiume Ticino dove si ferma piuttosto spesso per disegnare e pensare a possibili deviazioni e utilizzo dell'acqua.
    Sul Ticino si accorge che vi sono persone con dei setacci in mano che chinati sul fiume, sembrano "pescare" qualcosa. I loro gesti ripetitivi incuriosiscono 

    «Perché il moto fatto dal crivello raduna di sopra e in disparte tutte le più leggiere parti, e’l simile fa la navetta, dove si pesca l’oro in Tesino, mediante il colpo, e ancora la spazzatura delli orefici che si lava?»

    1494, 20 marzo

    Nell'area di Vigevano (chiamata allora Vigevigne e Vigevine), presso cascina Sforzesca, residenza di Ludovico il Moro, Leonardo si ferma ad osservare i contadini mentre cercano di coprire dal freddo le piante, interrandole parzialmente. Osservando i loro gesti scrive di suo Pugno sul suo taccuino.


    ‘lla vernata si sotterrano».


    testo consigliato per approfondimenti: