- Codici Forster I, II, III
Consigliati per gruppi e coppie
Si tratta di tre codici Forster e poco si conosce della loro storia. Per certo si sa che alcuni di questi fogli, appartenenti ai tre Codici Forster, vennero ereditati da Francesco Melzi per volere dello stesso Leonardo da Vinci, fogli che il Melzi portò con se a Milano nel 1523.
Codice Forset I
- fogli 54;
- 1° taccuino dimensioni di 14,5 x 10 possibile datazione 1505;
- 2° taccuino dimensioni di 14,5 x 10 possibile datazione 1487.
E' presente sul primo foglio del volume, una annotazione di lingua tedesca, molto probabilmente attribuibile al'700.
«Leonardo da Vinci: der grösste Maler aus der italienischen Schule, 1452 zu Vinci geboren, trat 1502 als Kriegs Baumeister in die Dienste Herzogs Valentin Borgia; und starb 1519».
Codice Forster II
Nel Codice Forster III
- fogli 94
- 1° taccuino dimensioni di 9x6 possibile datazione 1493-1496, prevalentemente scritti con matita rossa, riporta una numerazione assegnata nel tempo da Pompeo Leoni.
1862
Robert Bulwer-Lytton politico britannico secondo Segretario a Vienna, acquista i tre Codici. Di seguito, ma non vi è la data certa, verranno ceduti in eredità al critico letterario John Forster.
1876
John Forster, decise di lasciare la sua preziosa collezione di manoscritti, comprese le copie originali dei romanzi di Charles Dickens, insieme con i suoi libri e immagini, nonchè i tre Codici di Leonardo da Vinci al South Kensington Museum (dal 1899 chiamato Victoria and Albert Museum).
Esposizione completa dei tre Codici di Leonardo da Vinci: Foster I, Forster II e Forster III
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