Cosa si nasconde sotto la Gioconda?

Cosa si nasconde sotto la Gioconda?

La Gioconda di Leonardo da Vinci non è solo un quadro su tavola di legno dipinta da Leonardo, piuttosto si è elevata ad icona ideologica e rappresentativa di un periodo storico che ha prodotto attraverso la scultura e la pittura, la straordinaria cultura della bellezza e mai l'essere umano è stato in grado di riprodurre: il Rinascimento italiano.

Leonardo da Vinci è da sempre considerato l'uomo del mistero per il suo modo di vedere le cose, spesso antagonista alle ferree regole ideologie della chiesa, ricercando,laddove possibile, quella verità più profonda e armonica del pensiero umano che era certo si trovasse nel suo pensiero.

Per tutta la vita Leonardo fu il punto di riferimento dei grandi Signori della sua epoca, come i Medici di Firenze, i Borgia, e il duca di Milano, che lo vollero sempre al suo fianco per apprenderne il suo ragionamento, vedere la sua mano stringere pennelli e immortalare con tratti assai unici, quelle sue forme che lentamente divenivano figure in movimento. 

Secondo Leonardo la pittura aveva un compito ben preciso: non essere fine a se stessa.Mai.
La pittura era rappresentativa non delle forme ma dello spirito e dell'anima  e non occorreva essere violenti nel tratto e nella costruzione delle figure, piuttosto creare attraverso particolari spesso non visibili e insignificanti, un processo di alfabetizzazione dell'opera che fosse in grado di tramutarsi in linguaggio, un linguaggio dello spirito.

Con la Gioconda Leonardo produce la sintesi completa e definitiva di tutta la sua esperienza pittorica, del suo sapere, delle sue sperimentazioni e dei suoi errori, convogliando su quella tavola di pioppo di lombardia  di piccole dimensioni, pioppo che prediligeva in quanto l'assorbimento dei colori non era mai troppo invasivo, tutto il suo essere rappresentativo.

Per anni si è pensato e si e disquisito circa l'identità di quella donna dallo sguardo quasi accennato e beffardo e dalla posa serena che osserva lo spettatore quasi a confermare di sapere qualcosa che lui non conosce ancora, quella donna giovane ma non giovanissima che sembra seguirci con gli occhi, senza mai perderci di vista e che forse, nel proprio intimo, vive le stesse emozioni che viviamo noi.
A questa donna oramai è preclusa qualsiasi forma di privacy, di riservatezza, di penombra e di riposo: non è possibile. Lei è ciò che di più grande ha rappresentato per Leonardo e quindi ne diventa il suo pensiero, il suo mistero quasi impercettibile e ancora indecifrabile.

Eppure qualcosa  è successo...
Dalla Francia qualche hanno fa arriva la notizia che sembra sconvolgere completamente quelle piccole e labili certezze che avevamo tutti sulla Gioconda di Leonardo: sotto gli strati di pittura, vi sono disegnate almeno altre due donne!

Possibile?
Ad affermare questo non è certamente un anonimo visionario in cerca di fama e successo o magari, più semplicemente, dei famosi minuti di celebrità che come affermava Andy Warhol non fanno male a nessuno, ma si tratta di una dichiarazione fatta da Pascal Cotte.

Roberta Alinovi

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