STORIA
Il Bacco è un dipinto problematico nel catalogo di Leonardo. L'opera doveva esser nata come San Giovanni Battista nel deserto (col tipico gesto di indicare la croce in quanto precursore di Cristo), ma in un momento imprecisato, alla corte francese, venne trasformato in Bacco, forse assecondando alcune novità leonardesche rispetto all'iconografia tradizionale. Per chiarire il soggetto mitologico nella seconda metà del Seicento vennero aggiunte delle foglie di vite, del tirso e forse la pelle di pantera al posto della pelliccia in pelo di cammello tipica del santo eremita. Prima del 1695, nei cataloghi reali, il dipinto veniva ancora indicato come St. Jean au desert, per poi cambiare nome in Baccus dans un paisage.
L'autografia del dipinto è sempre stata oggetto di valutazioni contrastanti: sono stati fatti i nomi di vari allievi e seguaci per la stesura pittorica (Bernardino Bernazzano, Cesare da Sesto, Francesco Melzi), ma l'ideazione della composizione e la particolare resa cromatica e chiaroscurale è oggi attribuita prevalentemente a Leonardo stesso. Anche l'originalità e l'ambiguo languore con cui è tratto il tema hanno infine convinto alcuni studiosi a riconoscere l'autografia vinciana, seppure con aiuti (Carlo Pedretti, Rudel, Marani e altri).
Esiste anche un disegno a sanguigna di un San Giovanni in una postura simile, attribuito da Charles de Tolnay a Leonardo, che risalirebbe al 1510-1515 già nel Museo del Sacro Monte di Varese (sottratto nel 1973).