Il busto di marmo di Giovanni Chellini, medico di S. Miniato, è la sua prima opera. Uomo di grande attenzione per il particolare, la sua formazione prese ispirazione da molti artisti contemporanei e tra questi, quelli che lo influenzarono maggiormente furono Lorenzo Ghiberti, Donatello, Michelozzo, Luca della Robbia, nonché da Desiderio da Settignano.
1456
Si occupa del Busto-ritratto di Giovanni Chellini. Il busto risulta essere un grande lavoro di precisione, in quanto il delicato lavoro di scalpellio e l'accuratezza dei particolari scolpiti sul viso, rendono il busto "quasi vivente". Infatti vengono riportate le dimensioni esatte delle vene che sembrano vedersi sottopelle, il dettaglio delle palpebre e degli occhi, le rughe e le labbra.
1458
Realizza l'Arca del Beato Marcolino.
1468
Si occupa dell'Altare di San Sebastiano nella Collegiata di Empoli e il Busto-ritratto di Matteo Palmieri del 1468.
1469
Il fratello muore.
1473
A Prato si occupa del pulpito per il Duomo. Nello stesso anno a Ferrara eseguì il Monumento Roverella nella basilica di San Giorgio fuori le mura.
1475
A Napoli realizzò la Tomba di Maria d'Aragona e la Natività, entrambe nella Cappella Piccolomini in Sant'Anna dei Lombardi.
1479
Muore a Firenze.